Festa dei SS. Ciro e Giovanni
31 Gennaio Festa dei SS. Ciro e Giovanni,Santi patroni di Vico Equense. Tra fede,storia e tradizione. Festività molto sentita dai vicani che portano in giro per la città i due martiri.
Feste locali
La processione parte dalla chiesa intitolata ai patroni,riedificata nel 1715,e percorre un itinerario lungo l’asse di via Nicotera per arrivare a Santa Maria del Toro. Da qui percorso inverso fino a via Roma poi arrivo in piazza Umberto I e ritorno in chiesa. Come tradizione a portare a spalle le statue in legno e cartapesta del medico di Alessandria (san Ciro) e del soldato di Edessa (san Giovanni) saranno i pescatori che sfideranno il freddo invernale a piedi nudi a testimoniare il loro atavico legame con i patroni. Il culto dei due martiri è molto sentito nella città equana,dove in occasione dei festeggiamenti di fine gennaio si distribuisce l’olio di san Ciro con cui ungere gli ammalati a ricordo delle attività taumaturgiche del santo che già in vita era celebrato per la sua azione umanitaria,legata alla professione medica,in favore dei più umili e derelitti.
Il culto dei santi Ciro e Giovanni è antichissimo ed a Vico Equense i due martiri sono sempre celebrati insieme,anche se, forse in virtù delle doti di guaritore attribuite a San Ciro, quest’ ultimo è più popolare del suo compagno di fede. Nel 2003 la città equana,grazie all’intraprendenza di don Fabio Savarese, parroco della chiesa dei santi patroni, festeggiò in modo memorabile i 1700 anni del martirio dei santi. Don Fabio negli ultimi anni con l’apporto dei fedeli ha rinnovato la chiesa parrocchiale con iniziative che hanno portato nel 2003 al rifacimento della cupola maiolicata e nel 2008 alla realizzazione del busto argenteo di san Giovanni,opera dell’argentiere Enrico Cuomo di Napoli. In esso dovranno trovare posto alcune reliquie del soldato martire ora custodite nella chiesa del Gesù Nuovo di Napoli,così da equiparare anche in questo aspetto devozionale il suo destino a quello di san Ciro,di cui ossa donate dai gesuiti nel XVII secolo sono portate a Vico Equense in processione la terza domenica di agosto. Un impegno a colmare questa lacuna è stato preso in tal senso dal padre Giuseppe De Gennaro, vicano doc e famoso letterato.
- In auto da Napoli e da Salerno immettersi sulla autostrada A3 Napoli/Salerno ed uscire al casello di Castellammare di Stabia. Tramite raccordo ci si collega con la statale 145 “Sorrentina”. Tempo di percorrenza media 50 minuti.
- In Treno giunti alla stazione di Napoli Centrale senza uscire raggiungere la sottostante fermata della ferrovia Circumvesuviana “ Napoli - Piazza Garibaldi”. Le partenze per Sorrento si susseguono ogni 40 minuti. La distanza Napoli - Vico Equense è coperta in 50 minuti.
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